Prodotti

Espressione più alta di una tradizione antichissima

Espressione più alta di una tradizione olivicola antichissima, Hyblon è un olio accuratamente selezionato dai Colli Iblei della Sicilia orientale

Da sempre prodotto dalla famiglia dell’attuale proprietario, viene imbottigliato dall’Azienda Costanzo sin dal 1993 e solo in quantità limitata. L’Olio Hyblon è ottenuto da olive selezionate delle cultivar “Tonda Iblea” e “Marmurigna”.

L'azienda

L’azienda nasce dallo studio e dalla passione di Michele Costanzo, medico di professione, che ebbe l’idea di estrarre sui monti Iblei un olio di assoluta qualità attraverso un metodo di lavorazione rivoluzionario per gli anni.

oil label

Da questa intuizione nasce l’olio Hyblon: le caratteristiche uniche degli uliveti di famiglia tra i comuni di Cassaro e Ferla, esposti su terreni terrazzati e molto rocciosi, l’eleganza delle drupe di Tonda Iblea e di Marmurigna lavorate con cura e precisione  hanno dato alla luce nel 1993 le prime bottiglie di olio Hyblon; viene subito riconosciuta la qualità unica del prodotto, tanto che negli anni successivi l’attività prosegue attraverso un miglioramento continuo del processo estrattivo, dotando l’azienda di un piccolo frantoio con imbottigliamento e raggiungendo riconoscimenti e apprezzamenti  in Italia e all’estero.

Nel 2016, a seguito della scomparsa di Michele, l’azienda si trasferisce a Ferla e passa alla compagna e al figlio.

Tonda Iblea

L’ulivo “Tonda Iblea” è la pianta simbolo del luogo; ha un tronco contorto, attorcigliato, di oscure crepe; cresce su terreni poco profondi, assolati e pietrosi, degradanti a terrazze sulle “cave degli Iblei”.
In nessun’altra parte d’Italia esistono ulivi fruttificanti alla stessa altitudine.
Dalle drupe precocemente raccolte a mano e spremute entro 24 ore si ottiene un olio di intensa “saporosità”, di colore verde velato, di particolare dolcezza, con sentori di erbe e di pomodoro. Gli uliveti vengono coltivati tradizionalmente senza uso di sostanze tossiche.
La “Tonda Iblea” è una varietà particolarmente ricca di fenoli, potenti antiossidanti che non solo favoriscono la migliore conservazione dell’olio e delle sue proprietà organolettiche, ma svolgono anche un’azione protettiva e benefica nell’organismo umano.

Dalle drupe precocemente raccolte si ottiene un olio di intensa "saporosità", di colore verde velato, di particolare dolcezza, con sentori di erbe e di pomodoro.

Marmurigna

La “Marmurigna” è la più antica varietà di innesto, secondo il mito giunta in Sicilia dal mondo greco-minoico con Aristeo, figlio di Apollo, già nel 1200 a.C. (fonti: Diodoro Siculo); è ora presente esclusivamente nel versante orientale dei Colli Iblei.
Pianta arcaica, imponente e vigorosa, dà frutti densi, pizzuti e di consistenza marmorea.
Gli uliveti sono posti sulle balze terrazzate dell’altopiano a 600/700 m s.l.m.
Dalle olive precocemente raccolte a mano e spremute entro 24 ore si ottiene un olio dal sapore “amarevole”, dal fruttato intenso, con prolungato sentore di erbe e di carciofo.

Raccolta olive a mano

Produzione e preparazione

Tutta la produzione avviene nel territorio ulivetato dei comuni di Cassaro e Ferla, provincia di Siracusa.

Caratteristiche pedoclimatiche:

Altezza s.l.m. 600-700 metri, condizione questa che, unitamente all’esposizione, spesso inibisce naturalmente l’attacco della c.d. “mosca olearia”, per cui non si rende necessario l’uso di fitofarmaci. Non si fa uso di concimi chimici.

È questa una zona climaticamente media e con minime escursioni termiche nel corso dell’anno.
I terreni, divisi a terrazze da muretti a secco, godono di un drenaggio ottimale in quanto poco profondi, a medio impasto e ricchi di calce.

Periodo di raccolta

Fine settembre, nel momento in cui inizia l’invaiatura del frutto. La raccolta viene effettuata esclusivamente a mano.

Lavorazione

Le olive, a seconda della tipologia e del periodo, vengono frante nella stessa giornata di raccolta in impianti a ciclo continuo integrale a due fasi che permettono di estrarre un prodotto di altissima qualità e di ricavare da partite monovarietali le diverse tipologie di olii.

Filtraggio e conservazione:

L’olio Hyblon, mantenuto a temperatura controllata costante, appena prodotto viene filtrato e stoccato in contenitori di acciaio per essere successivamente imbottigliato.

Monti Iblei e Hyblon

Il territorio dei Monti Iblei è naturalmente vocato alla coltivazione dell’olivo per le particolari condizioni pedoclimatiche: alta collina, poca umidità, ottima esposizione solare e clima mediterraneo, terreni poco profondi e molto calcarei, immersi tra le cave iblee e caratterizzati da un’elevata biodiversità: si stima che il 70% delle erbe selvatiche europee sia presente sui Monti Iblei, mentre la sola Sicilia ospiterebbe il 30% della biodiversità europea.

La morfologia dei terreni determina necessariamente un tipo di agricoltura rupestre e poco meccanizzata, nel rispetto della storia e delle tradizioni legate all’ulivicultura.

Le peculiari caratteristiche dei Monti Iblei costituiscono fin dall’antichità luogo adatto alla coltivazione dell’ulivo, tanto che nel comune di Cassaro viene scoperto uno dei primi frantoi arcaici della storia, scavato nella roccia e databile attorno al 1000 a.C., tra il periodo greco e pregreco: si attestatano più di tremila anni di coltivazione dell’ulivo nella zona iblea.

Questa terra magica ha visto le prime colonizzazioni da parte dei greci a Megara Iblea e Siracusa nell’ottavo secolo a. C.: furono loro ad importare la pianta d’ulivo in Sicilia, attraverso i commerci dall’Anatolia prima e dal mar Egeo poi.
Nell’entroterra della costa occidentale Sicilia sorgeva la civiltà di Pantalica (dal greco ‘pantha lithos’, ‘tutta pietra’), un’enclave rocciosa tra due fiumi, che oggi è la più grande necropoli rupestre d’Europa e patrimonio UNESCO e che anticamente rappresentava un importante insediamento dei Siculi, presenti sull’isola fin dall’età del bronzo.

Foto Pantalica

Gli storici Polieno e Tucidide ci raccontano la vicenda della fondazione di Megara Iblea in Sicilia nell’VIII secolo a.C.: dopo anni di commerci e di scambi culturali fra i due popoli, nel momento in cui i greci sbarcarono per fondare una colonia della propria città, fu il re Hyblon di Hybla, identificabile per la vicinanza con il porto di Thapsos e con Megara Iblea, con l’insediamento di Pantalica, a permettere ai Megaresi di fondare una colonia sul versante marino del proprio territorio.

 
Questo personaggio protostorico, ultimo regnante di un’antichissima civiltà appartenente ai Siculi, che doveva risiedere nell’Anaktoron, una delle più prime strutture megalitiche a stanze adiacenti costruita in Italia, risalente all’età di Thapsos (XIV/XII secolo a.c.) e posta sulla sommità di Pantalica, fu probabilmente colui che permise pacificamente la costruzione di una colonia greca sul proprio territorio: da questa storia deriva il nome dell’olio che produciamo.

Riconoscimenti

L’azienda agricola Costanzo è stata una delle prime ad imbottigliare olio extravergine di qualità in Sicilia orientale e l’olio extravergine d’oliva Hyblon è stato segnalato più volte da riviste enogastronomiche nazionali ed internazionali nel corso degli anni; ha partecipato a numerosi concorsi e mostre, raccogliendo ovunque notevoli riconoscimenti.

PREMI

Nel mese di Novembre 2012 è avvenuta una degustazione dell’olio HYBLON Novello nel ristorante di Gianfranco Vissani a Baschi, Terni. La degustazione ha avuto notevole successo presso la selezionata clientela di Casa Vissani.

Sono state assegnate le 5 gocce, valutazione dell’eccellenza, all’olio di oliva HYBLON dall’associazione italiana Sommelier dell’Olio. Presidente Franco Maria Ricci, per gli anni 2004-2005-2006-2007 presso l’Hotel Cavalieri Di Malta a Roma

2008 – Lo “chef de Cave” (capo cantiniere) Richard Geoffroy, colui che “firma” lo champagne Dom Pérignon ha elaborato 7 abbinamenti per esaltare il Vintage 2000. Nel primo le foglie verdi della pianta glaciale, servite su fette di daïkon sono delicatamente condite con olio HYBLON freddo.

Olive trees with leaves in foreground

DICONO DI NOI

Il Gambero Rosso settembre 1996: in collaborazione con l’UMAO – la rivista stila una speciale classifica di qualità degli oli italiani presenti sul mercato: l’olio HYBLON raggiunge, fra i primi 60 selezionati, il secondo posto.

ESQUIRE MAGAZINE novembre 2001: l’autorevole rivista ha dedicato un ampio servizio all’olio HYBLON e ai luoghi di produzione.

VERONA SOL 1998, 1999, 2000: al concorso LEONE D’ORO dei MAESTRI OLEARI, l’olio HYBLON ottiene per ben tre anni consecutivi il prestigioso riconoscimento della “GRAN MENZIONE PER L’OLIO EXTRAVERGINE FRUTTATO MEDIO”.

I VIAGGI – La Repubblica giugno 1998: La Marchesa Frescobaldi, promotrice della manifestazione “OLEUM” di Firenze, segnala l’HYBLON come uno dei suoi tre oli preferiti.

“CORRIERE DELLA SERA” 27 Novembre 2000: Enzo Vizzari scrive: “nella mia personale hitparade degli oli che nell’anno ho degustato c’è HYBLON prodotto da Michele Costanzo”.

L’ESPRESSO10 agosto 2000: “nel nostro taccuino dei primi dieci grandi oli extravergini italiani abbiamo sempre segnalato il siciliano HYBLON di Cassaro”.

CITIZEN K International edizione francese dell’estate 2002: “CRUS SOLAIRES Une sélection des meilleurs “fruits” de l’olive, miracle méridional” dedica all’olio Hyblon insieme ad altri sei oli del meridione un lungo articolo ricco di apprezzamenti.

Contatti

Indirizzo: Contrada di Piantilenzo, 24 – Ferla

Telefono: +39 3492280317

Email: info@hyblon.it